Ascoltare e leggere articoli dei sostenitori del PD che si dicono preoccupati di questo Governo che i loro stessi rappresentanti hanno regalato all'Italia, è semplicemente patetico.
Il secondo partito Nazionale, quello della precarietà, delle riforme sociali senza "pane" appoggiate dai sindacati, degli aiuti ai poteri forti , ha studiato una legge elettorale iniqua perché in prospettiva a lui favorevole, ha abbandonato l'Italicum, la "miglior legge elettorale del mondo" (Renzi) dopo i ballottaggi comunali e ha rifiutato l'invito al tavolo programmatico per le riforme lasciando poco spazio ad altre soluzioni .
Mai ho sentito da parte di questi elettori/opinionisti/sostenitori del PD un "mea culpa" sincero di quello che sta accadendo , su una realtà che li coinvolge direttamente e che è frutto della loro politica più mirata alle poltrone che ai cittadini.
Dice un detto: "Chi è causa del suo mal pianga se stesso" e , aggiungo io , lo riconosca.
Io non credo a quanto leggo e ascolto su giornali e media in acclarato conflitto d'interessi (manifestato già prima della formazione del nuovo governo) e penso che questo Parlamento debba essere lasciato libero di realizzare quanto scritto nel contratto controfirmato dalle parti .La Democrazia vale anche quando non è dalla parte della "casta" , un governo "eletto" deve essere rispettato. "Eletto" e non formato all'interno di un parlamento con la formazione di partiti e di una maggioranza frutto dell'accordo "Renzusconiano" o patto del Nazareno.
Concludo esprimendo la convinzione che in questo momento un nuovo voto non avrebbe fatto altro che rafforzare questa coalizione programmatica e si sarebbe solo perso tempo prezioso.
Abbiamo aspettato decenni per avere un Governo che pensasse alle esigenze del popolo , ora che c'è lasciamolo lavorare, non sarà tutto perfetto e non tutto potrà essere realizzato ma questo è quanto il PD ha generato e che i suoi elettori devono accettare magari non votandolo più. Un consiglio : la "falsa" sinistra la smetta di ragionare con la pancia piena e provi a digiunare.
SdF