venerdì 19 maggio 2017

SUI VACCINI

Sono favorevole ai vaccini obbligatori , ma ho delle osservazioni da fare .
Quattro vaccini erano già obbligatori  e due raccomandati . I problemi nascevano proprio dai 2 raccomandati che non tutti i pediatri consigliavano e poiché non c'era scelta perché venivano somministrati solo tutti e 6 , si è creato un vuoto d'informazione molto pericoloso e un rigetto non generalizzato ma comunque importante, non proprio marginale se è vero che si è dovuti ricorrere al decreto. Proprio in data 15 maggio la Procura di Torino ha aperto un'inchiesta importante sull'esavalente  , non tesa a sminuire i vaccini ma finalizzata  a verificarne i componenti . Questo il Link  per chi volesse approfondire.
A questo bisogna aggiungere che i nostri Governanti non sono riusciti ad intercettare i focolai derivanti dall'immigrazione e così come al solito le conseguenze dell'incapacità altrui ricadono sulla popolazione nostrana costretta a riscoprire malattie praticamente debellate. Ora i vaccini da 4 , obbligatori , passano a 12 senza nessun tipo d'informazione , imposti .
Nessuna possibilità ,  non possiamo decidere con consenso informato , sulla necessità di salvaguardare la nostra salute e quella dei nostri figli . Né possiamo affidarci più ai medici visto che è lo Stato che ha deciso per noi e per loro.
Io mi chiedo dov'è il problema ? Si potevano lasciare i quattro o i 4 +2 obbligatori visto che sono stati sicuramente testati per anni , lasciando la scelta per gli altri 6 . Chi avrebbe deciso "consapevolmente" di non vaccinarsi sarebbe stato cosciente di essere soggetto a rischio.
L'ottimale sarebbe stata un'informazione completa e non di parte .Una spiegazione chiara dei vantaggi e degli svantaggi  un po' come le avvertenze dei medicinali che usiamo.
Era così difficile sensibilizzare e informare? .
Siamo davvero sicuri che, pur in buona fede,  stiano facendo il giusto per noi e per i nostri figli? Non lo so perché non ho elementi per capire. La cosa peggiore.




giovedì 11 maggio 2017

COMMERCIO AL DETTAGLIO

Ripresa ancora molto lenta per il commercio al dettaglio.
Stabile a marzo rispetto al mese precedente e in aumento dello 0,7% rispetto al trimestre precedente.
In diminuzione dello 0,4% in valore su marzo 2016 e dell'1,4% in volume .
Questo il testo pubblicato dall'ISTAT:
A marzo 2017 il livello delle vendite al dettaglio è stabile rispetto al mese precedente; sostanzialmente invariate sono anche le componenti alimentare e non alimentare (rispettivamente 0,1% e +0,0%). Risulta, invece, in contenuta crescita il volume delle vendite (+0,2%), come sintesi di un aumento dello 0,3% per i prodotti alimentari e dello 0,1% per quelli non alimentari.
Nel complesso del primo trimestre 2017 il valore delle vendite cresce dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, mentre i volumi sono quasi stazionari (+0,1%). Nello stesso periodo, le vendite di beni alimentari registrano una crescita dell'1,4% in valore e una variazione nulla in volume; quelle di beni non alimentari aumentano dello 0,3% sia in valore sia in volume.
Rispetto a marzo 2016, le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,4% in valore e dell'1,4% in volume. Per i prodotti alimentari si rileva una diminuzione dell'1,8% in valore e del 4,5% in volume. Le vendite di prodotti non alimentari sono in aumento dello 0,3% in valore e dello 0,6% in volume.
Rispetto a marzo 2016, le vendite al dettaglio restano sostanzialmente stabili nelle imprese di piccola superficie (+0,1%) mentre diminuiscono nella grande distribuzione (-1,1%).